PCS_Admin – Pagina 2 – Pordenone Docs Fest

Pordenone Docs Fest – Anticipazioni

Dal 2 al 6 aprile 2025 Pordenone torna a essere capitale del documentario con la XVIII edizione di Pordenone Docs Fest. Le Voci del Documentario, il festival di Cinemazero che ogni anno porta in città il meglio del cinema del reale internazionale, con film in anteprima nazionale ed europea e numerosi ospiti provenienti da tutto il mondo. Dalla questione israelo-palestinese alla guerra in Ucraina, fino alle contraddizioni della società americana, senza dimenticare uno sguardo più intimo sull’universo famigliare e confermando la costante attenzione ai diritti delle persone che da sempre caratterizza il festival, anche quest’anno a Pordenone arrivano dei titoli selezionati tra centinaia di visioni, per proporre approfondimenti sull’attualità efficaci e di profonda qualità cinematografica. 

«Il festival da sempre porta in Italia in anteprima il meglio del documentario mondiale, riflettendo sulle contraddizioni e problematiche della società di oggi», commenta il curatore Riccardo Costantini. «Mai come quest’anno ci è sembrato necessario concentrarsi sui problemi più complessi a livello mondiale non solo con film che li affrontano direttamente, ma offrendo anche analisi sulla profonda crisi della società, che, spesso minata in ogni lato del pianeta nelle sue strutture di base, è la causa di molte problematiche articolate». 

Così, tra le anteprime nazionali più attese, An American Pastoral di Auberi Edler, vincitore del Premio per la miglior regia a IDFA, all’ultimo festival del documentario di Amsterdam, che esplora le tensioni ideologiche e culturali negli Stati Uniti attraverso il racconto di una piccola comunità della Pennsylvania alle prese con la censura scolastica e la crescente polarizzazione sociale. Un ritratto profondo e intenso della fragilità del processo democratico in una società estremamente divisa, che ci aiuta a capire le contraddittorie dinamiche che animano l’America di Trump

La guerra in Ucraina continua a essere protagonista con Porcelain War di Brendan Bellomo e Slava Leontyev, nella cinquina finale del premio Oscar 2025 per il miglior documentario (assegnazione il prossimo 2 marzo) e Vincitore del Gran Premio della Giuria al Sundance Festival. Il documentario racconta la resistenza di tre artisti ucraini che, nonostante la brutale invasione russa, scelgono di restare nel proprio Paese e trasformare la bellezza della loro arte in un atto di lotta e testimonianza. Sempre in anteprima nazionale Rule of Stone di Danae Elon, un documentario che racconta l’eterno conflitto israelo-palestinese con una riflessione colta e mai proposta, fra “bellezza e abuso”: tutti gli edifici di Gerusalemme sono rivestiti – per legge – della stessa splendida pietra, e quando la città divenne capitale dello Stato di Israele, l’obiettivo fu impedirne la divisione, anche con scelte paesaggistiche. In questo contesto, architettura e pietra divengono le armi principali di un silenzioso, ma straordinariamente efficace, processo di colonizzazione e spoliazione

Il festival non manca di dare spazio anche alle storie dimenticate e meno note, come Bright Future di Andra MacMasters, che riporta alla luce un evento quasi cancellato dalla memoria collettiva, quando il Paese più chiuso al mondo – la Corea del Nord – accolse 20.000 visitatori da 167 nazioni in uno straordinario esperimento di scambio, il Festival Mondiale della Gioventù del 1989, con l’idea di scoprire culture diverse e superare confini e ideologie: uno documento inedito e sorprendente. 

In occasione dell’80° anniversario della Liberazione, il festival presenta BELLA CIAO! – Resistenza e Liberazione dal nazi-fascismo nel documentario del dopoguerra, una retrospettiva speciale curata dallo storico e critico del cinema Federico Rossin, con film – spesso dimenticati – da tutto . Quale messaggio ci offrono quei film che, già nel dopoguerra, intuivano il possibile ritorno del fascismo? Attraverso una ricerca accurata e ad ampio spettro, il curatore ha individuato tredici opere, realizzate tra il 1944 e il 1947 da autori del calibro di Dino Risi, Henri Cartier-Bresson, Luchino Visconti, Giuseppe De Santis e Meyer Levin, ricostruendo storie di lotta per la libertà e il ritorno alla vita dopo l’occupazione nazifascista, attraverso un ritratto della resistenza non solo in Italia, ma anche in altri Paesi, come Francia, Unione Sovietica, Ucraina, Polonia. 

Più di ogni anno, il festival sarà arricchito da masterclass, tavole rotonde, incontri industry, realizzati con il coinvolgimento di professionisti del settore, associazioni e ONG. Il programma parallelo alle proiezioni, mai così denso, includerà numerosi appuntamenti con importanti ospiti internazionali, con temi che vanno dall’approfondimento sul ruolo dei festival d’archivio nella reinterpretazione della memoria cinematografica alla discussione sulle implicazioni etiche del documentario, con un focus particolare sull’intersezione con il giornalismo investigativo. Verrà, poi, affrontata l’indagine delle strategie post-première per la distribuzione e visibilità dei documentari, analizzando il processo di accrescere la visibilità di un film dopo il successo in un festival, pena la scomparsa di film di qualità, visti solo a kermesse specialistiche. Spazio anche alla presentazione di nuovi progetti documentaristici, con sessioni di Pitching & Matchmaking per Nuovi Talenti. Previste anche tavole rotonde per ripensare il cinema come presidio sociale e culturale, un luogo identitario che può ospitare attività di condivisione che vanno oltre la tradizionale proiezione. 

Continuando a impegnarsi per una cultura più consapevole anche fuori dalla sala cinematografica, che mira a incidere nel mondo reale attraverso le proprie azioni, Pordenone Docs Fest e Cinemazero non si limitano a parlare di sostenibilità, ma la vivono, la misurano e la trasformano in azione. Dopo aver adottato per annipratiche concrete per ridurre il proprio impatto ambientale, queste istituzioni hanno fatto un passo avanti diventando i primi in Italia a dotarsi di un vero e proprio Manifesto Green già dal 2023. Un impegno visionario che va oltre le dichiarazioni d’intenti, ispirato alle Linee Guida Green Festival di AFIC (Associazione Festival Italiani di Cinema) e arricchito dalle direttive europee di Europa Cinemas, e che si costituisce come modello virtuoso in cui ogni dettaglio è pensato per trasformare realmente l’industria culturale e definirne nuove linee guida: dalla mobilità sostenibile all’efficienza energetica, dai materiali ecologici alla lotta agli sprechi fino al focus sulla sostenibilità digitale. 

Se già nel 2023 il festival ha misurato la propria impronta di carbonio grazie al supporto tecnico di ARPA FVG, da allora continua ad aggiornarsi con nuovi obiettivi e con la sfida ambiziosa di invitare altre realtà culturali a intraprendere percorsi simili, promuovendo un dialogo costruttivo su scala nazionale e internazionale e dimostrando così che il cinema può – e deve – essere motore di un futuro più verde. Per questo motivo, fra le varie azioni messe in campo, in città nei giorni del Pordenone Docs Fest, la mobilità del festival sarà su biciclette elettriche e cargo bike: un gesto concreto per rendere tangibile il cambiamento. 

Accanto al Manifesto Green, nel 2025 il festival ha redatto anche il Manifesto per una Comunicazione Responsabile e Ampia, promosso da Cinemazero e realizzato in collaborazione con la linguista Manuela Manera. Risultato di un impegno duraturo dell’istituzione pordenonese che dimostra il suo costante impegno nel sociale, il documento è frutto di un percorso formativo che ha coinvolto attivamente tutto lo staff, volto a rendere il linguaggio più inclusivo e consapevole e riconoscendone il potere trasformativo nella società. Con esso, Cinemazero formalizza principi e pratiche per un dialogo più aperto con pubblico, associazioni e territorio, invitando chiunque a contribuire con suggerimenti e feedback per promuovere uguaglianza, inclusione e consapevolezza. 

Pordenone Docs Fest è realizzato con l’alto patrocinio del Parlamento Europeo, con il sostegno di Ministero della Cultura – Direzione Generale Cinema, Regione Friuli Venezia Giulia, Comune di Pordenone e Fondazione Friuli

NIUDOC – Where Stories Begin!

APERTE LE ISCRIZIONI

Sei un autore e un’autrice con un’idea originale per un documentario?

Vuoi svilupparla con il supporto di esperti del settore? 

NIU DOC è un’iniziativa di CNA Cinema Audiovisivo FVG, Pordenone Docs Fest – Le voci del documentario e Lago Film Fest, in collaborazione con CNA Cinema Audiovisivo Veneto e il Fondo per l’Audiovisivo del Friuli Venezia Giulia.

CHI PUÒ PARTECIPARE? 

  • Autori e autrici Under 35 con un progetto di documentario (senza limitazioni di formato, tipologia o tematica)
  • Residenti nel Triveneto o internazionali con interesse in una produzione nel Triveneto.
  • L’idea può essere per un lungometraggio, cortometraggio o mediometraggio. Anche se non hai ancora definito il formato per la tua idea, puoi comunque candidarti!

COME FUNZIONA?

  • La prima fase di pitch (la presentazione avverrà in lingua inglese) e incontri avverrà il 4 aprile 2025 a Pordenone
  • I progetti selezionati parteciperanno a una serie di speed date di matchmaking con affermate realtà produttive del Nord Est, creando opportunità concrete per lo sviluppo del progetto.
  • Un programma di tutoring online guiderà gli autori e le autrici nello sviluppo, scrittura e realizzazione di un pitch deck e teaser, tra Aprile e Luglio, che verrà presentato a Luglio 2025 a Lago Film Fest.
  • Sia a Pordenone che a Revine Lago, una giuria di esperti/e decreterà un vincitore.

I vincitori potranno ricevere:

  • CinemaRental: buono per il noleggio attrezzature
  • KublaiFilm: realizzazione del DCP
  • ZaLab: l’opportunità di una possibile distribuzione sulla piattaforma streaming ZaLab View 

Inoltre, a Pordenone uno dei progetti selezionati potrà vincere il #DocsConnect Taskovski Training Award in collaborazione con Taskovski Films. 

Nel corso della partecipazione al Lago Film Fest nel luglio 2025, al progetto vincitore sarà offerta l’opportunità di avviare una collaborazione con Piattaforma Lago, nell’ambito delle numerose iniziative organizzate nel corso dell’anno. 

COME CANDIDARSI?

Invia la tua candidatura entro il 21 Marzo 2025 23:59, compilando il seguente FORM

TERMINI E CONDIZIONI

La candidatura del progetto potrà essere presentata in italiano. Se selezionato, i materiali e la presentazione del progetto sono richiesti in lingua inglese. 

Sono ammessi solo progetti la cui titolarità è in capo all’autore.

Gli autori selezionati sono tenuti a confermare la propria partecipazione entro 48 ore dalla ricezione della comunicazione di selezione, nonché ad assicurare la completa disponibilità agli incontri programmati nei rispettivi festival e al programma di tutoring.

Per maggiori informazioni, scrivi a info.niudoc@gmail.com o info@pordenonedocsfest.it.

Come Pordenone Docs Fest e Lago Film Fest, sappiamo che la diversità è una fonte di creatività e innovazione. Per questo, ci impegniamo a garantire pari opportunità, a promuovere l’equità e l’inclusione, un linguaggio ampio e a creare un ambiente in cui tutte le persone possano sentirsi valorizzate e rispettate. 

Aspettando Pordenone Docs Fest 2025

8 documentari, 8 serate, 8 temi diversi, 8 appuntamenti speciali di Aspettando Pordenone Docs Fest per prepararsi al meglio alla XVIII edizione del festival del cinema documentario che quest’anno si terrà dal 02 al 06 aprile a Cinemazero. 
Come sempre una proposta varia e articolata per riflettere insieme sulla nostra realtà, sull’attualità e su visioni ed esperienze che formano il nostro presente. Spazio a temi quali cambiamento climatico, diritti delle donne, storia e politica, conflitti, attraversando paesi come Italia, Giappone, Croazia, Iran, Ungheria, Ucraina, Bhutan, per un percorso selezionato – e di qualità – per ricordare il passato, vivere il presente e riflettere sul futuro. 

Giovedì 6 febbraio 2025  – ore 20.45 
Proiezione e incontro 
BLACK BOX DIARIES 
Di Shiori Ito. Giappone, Regno Unito, Stati Uniti, 2024. 102’ 
Nel ruolo di vittima e allo stesso tempo di reporter che indaga sul proprio caso, la giornalista Shiori Ito, accusando pubblicamente di stupro un collega, ha combattuto per un epocale cambiamento sociale… e per sopravvivere. 
Quando, nel maggio 2017, la ventottenne giornalista Shiori Ito accusa di stupro il più anziano collega e biografo dell’allora Primo Ministro Shinzo Abe, sa di non avere altra scelta, se vuole che il suo caso cambi le antiquate leggi giapponesi sulla violenza sessuale. In una società in cui parlarne apertamente è considerato indecoroso, la sua conferenza stampa scuote l’opinione pubblica. Nel giro di pochi giorni, Shiori si trova al centro del dibattito politico: la destra la considera una minaccia per il governo, la sinistra la acclama come un’eroina. Minacce di morte, cyberbullismo e lettere minatorie trascinano Shiori in una spirale di paura e solitudine. Determinata a dare l’esempio ad altre vittime, Shiori porta avanti il suo caso. Diretto da lei stessa con filmati privati della sua terribile esperienza, Black Box Diaries cattura il suo tumultuoso, straziante e infine trionfale viaggio, rivelando il prezzo umano e sociale da pagare quando si subisce l’attacco congiunto di politica, media e social network.  

Nell’occasione verrà presentato il  Manifesto per una Comunicazione Responsabile e Inclusiva – Documento programmatico di Cinemazero per l’uso di un linguaggio ampio in ambito culturale, elaborato con la linguista Manuela Manera. 

CLICCA QUI PER IL TUO BIGLIETTO

Sabato 15 febbraio | h 19.00 
Proiezione e incontro 
LIRICA UCRAINA 
Di Francesca Mannocchi. Italia, 2024. 84’ 
Il racconto dell’Ucraina attraverso le voci di quanti hanno vissuto l’orrore e le sofferenze della guerra. Un film carico di dolente compassione nei confronti di un’umanità provata ma non sottomessa. 
Francesca Mannocchi, una delle migliori corrispondenti di guerra in Europa, continua il percorso che l’ha portata a raccontare diverse zone di conflitto, dalla Libia al Libano, all’Iraq e, più recentemente, all’Ucraina. Giunge a Bucha due giorni dopo la liberazione dalle truppe russe che l’avevano occupata per 33 giorni. Documenta, senza risparmiare nulla alla vista, l’eccidio compiuto ai danni della cittadinanza. Avvicina le persone conquistandone la fiducia perché le lascia parlare di ciò che hanno vissuto e che ancora stanno vivendo senza interrompere i racconti. Vuole raccogliere e raccontare le piccole storie dei sopravvissuti, gli unici a conservare la memoria. Lirica Ucraina è un’immersione nelle sofferenze e nella fatica del perdono che l’uomo vive durante un conflitto. 
  
Interviene Francesca Mannocchi

CLICCA QUI PER IL TUO BIGLIETTO

Mercoledì 19 febbraio 2025  ore 20.45 

Proiezione e incontro 
ANTEPRIMA NAZIONALE 
FIUME O MORTE! 
Di Igor Bezinović. Croazia, Italia, Slovenia, 2025, 112’. 
Le visioni ultranazionaliste che hanno sostenuto le azioni di D’Annunzio nella conquista della città di Fiume. Lungi da essere una lezione di storia, il documentario indaga su come il passato influenza il presente, riflettendo sulla persistenza delle ideologie estremiste nella società contemporanea. 
 Le voci degli abitanti della Fiume contemporanea ci conducono attraverso uno degli eventi storici più interessanti e meno esplorati del Novecento: i sedici mesi dell’occupazione della città da parte del poeta Gabriele D’Annunzio e dei suoi legionari. Componendo in modo originale straordinarie immagini d’archivio dell’epoca e rievocazioni che vedono come protagonisti gli attuali abitanti della città, il regista fiumano fa rivivere nello spazio pubblico della moderna Rijeka un periodo in cui la cittadina croata ha vissuto una trasformazione inaspettata. Un lungometraggio documentario che attinge ad elementi di finzione per raccontare quanto la memoria sia inaffidabile, la realtà una costruzione sociale e il 
presente una chiave fondamentale per comprendere il futuro. 
 
Intervengono il cast del film e il regista 

CLICCA QUI PER IL TUO BIGLIETTO

Giovedì 6 marzo 2025  ore 20.45 
Proiezione e incontro  
MY STOLEN PLANET  
di Farahnaz Sharifi. Germania, Iran, 2024. 75’  
Un racconto personale, toccante, intenso di una donna iraniana, che ama il suo Paese e la libertà. 
 
Farah, nata durante la rivoluzione islamica in Iran nel 1979, all’età di sette anni si rende conto di vivere su due pianeti: quello degli Ayatollah e un altro, nascosto, dove osa essere sé stessa. Quando acquista una cinepresa il suo mondo cresce, nutrito dalla danza e dalla gioia. A ciò aggiunge gli archivi di filmati in 8mm lasciati da altre famiglie in esilio, creando così un’altra storia, che consegna al mondo, del suo paese. Nel “pianeta privato” di Sharifi  le donne iraniane sono libere di essere se stesse e il banale diventa bello. Vengono ripresi momenti di passaggio, intimi, che ritraggono un aspetto opposto e più tranquillo della resistenza, ma anche i coraggiosi atti di protesta nelle strade. Dall’altro lato, il mondo esterno è sempre documentato, con i telefoni cellulari puntati in faccia e gli occhi digitali che osservano in continuazione. Attraverso la voce fuori campo, la regista mette in discussione il suo impulso a filmare tutto. Ma “filmare o non filmare” non è mai la domanda. Il cinema è testimone di tragedie e ingiustizie, e il cinema documentario è quindi anche infinitamente vitale. 

Interviene Mersedeh Ghaedi, attivista iraniana rifugiata in Europa 

Un evento in occasione di  Anteprima Dedica 2025 a Kader Abdolah. 
In collaborazione con  Neda Day – Pordenone  
Nella ricorrenza della  Giornata internazionale dei diritti delle donne 

CLICCA QUI PER IL TUO BIGLIETTO

Giovedì 13 marzo 2025  ore 20.45 
Proiezione e incontro 
THE GIANTS 
di Laurence Billiet, Rachael Antony. Australia, 2023’. 83’ 

Il destino degli alberi, i giganti della foresta, si intreccia con quello degli esseri umani, nel ritratto poetico dell’attivista e politico australiano Bob Brown. Grazie al suo impegno, la Tasmania rimane ancora un paradiso naturale.   
Cinquant’anni di attivismo: la storia di Bob Brown, medico, padre dell’ambientalismo australiano e indiscussa icona gay, è una fonte potente e gentile di ispirazione. Il suo impegno esordisce nella campagna per salvare l’ultimo fiume selvaggio della Tasmania e continua ancora oggi, con la lotta per la foresta pluviale di Tarkine. Bob Brown ha scelto di dedicare tutto sé stesso alla salvaguardia dell’ambiente riuscendo a portare il partito dei Verdi al cuore della politica australiana. Lui ne è certo: la sua vita si intreccia con lo straordinario ciclo di vita degli alberi, i veri giganti della foresta. Celebrato come uno dei documentari australiani di maggior successo del 2023, The Giants ha mobilitato individui e comunità in difesa delle foreste facondo in modo che il contrasto alla deforestazione diventasse parte dell’agenda politica del paese.   

Interviene in video Bob Brown

CLICCA QUI PER IL TUO BIGLIETTO

Giovedì 20 marzo 2025  ore 20.45 
AGENT OF HAPPINESS 
di Arun Bhattarai, Dorottya Zurbó. Bhutan, Ungheria,2024. 94’ 
Quando si tratta di capire un Paese, chiedere semplicemente “sei felice?” ai suoi cittadini messi davanti ad una telecamera può sembrare semplicistico o riduttivo, eppure funziona.   
 
Come si può misurare la felicità? Il Bhutan ha inventato la “Felicità Nazionale Lorda” per farlo, e Amber è uno degli agenti che viaggia di porta in porta per incontrare le persone e misurare quanto siano realmente felici. Sottopone ad ogni partecipante  148 domande diverse, molte delle quali registrate con un valore compreso tra uno e dieci. Si va dal test della personalità – il senso di soddisfazione, di appartenenza o di rabbia – alla misurazione del benessere in base al numero di mucche e asini posseduti. Amber, dal canto suo, a 40 anni vive ancora con l’anziana madre, ma è un inguaribile romantico che sogna di trovare l’amore: un agente della felicità che è alla ricerca della propria felicità. Insieme ad Amber intraprendiamo un viaggio attraverso il Paese, incontrando cittadini di ogni estrazione sociale, che ci ricordano la fragilità e la bellezza della nostra felicità. A prescindere da dove viviamo.

CLICCA QUI PER IL TUO BIGLIETTO

Giovedì 27 marzo 2025  ore 20.45 
DEMOCRACY NOIR 
Di Connie Field. Stati Uniti, Germania, Danimarca, 2024. 113’ 
Tre coraggiose donne in lotta per denunciare le bugie e la corruzione del governo, sfidando il partito ultra-conservatore Fidesz.   
Nella audace ascesa globale di un nuovo autoritarismo, pochi politici si sono dimostrati tanto abili e determinati nel minare le basi della democrazia quanto il primo ministro ungherese Viktor Orbán. Eroe per la popolazione cristiano-conservatrice del suo Paese e modello per le destre europee e per Donald Trump e i repubblicani americani, Orbán smantella metodicamente le istituzioni democratiche del Paese, mantenendo il gradimento della maggioranza dei cittadini. La politica d’opposizione Timea, la giornalista Babett e l’infermiera Nikoletta  denunciano le bugie e la corruzione del governo, sfidando il partito ultra-conservatore Fidesz. A ogni passo che Orbán compie verso l’autocrazia, queste donne si organizzano e sperimentano strategie innovative per contrastare uno dei demagoghi più potenti e apparentemente inarrestabili dell’Occidente. Ma di fronte a questa nuova e oscura forma di autoritarismo c’è ancora una resistenza vitale: le testimonianze e le scelte di Timea, Babett e Niko dimostrano la necessità di difendere la democrazia e la libertà.  

CLICCA QUI PER IL TUO BIGLIETTO

ISCRIZIONE FILM

Cinemazero, organizza la 18a edizione del festival “Pordenone Docs Fest – Le Voci del Documentario” che si propone come occasione speciale per la presentazione e promozione di documentari di alta qualità realizzativa e artistica, pensati per un pubblico vasto ed eterogeneo (il festival è “audience oriented”, organizzato e ospitato da un Cinema d’essai di lunga tradizione), con attenzione tematica – non esclusiva – alla stringente attualità, ai temi sociali, ai diritti umani, all’ecologia.

Prima della compilazione leggere attentamente il REGOLAMENTO. 

Possono essere iscritti film che:

  • Siano stati prodotti al più tardi nel 2024 (non film realizzati nel 2023 o anni precedenti).
  • NON abbiano avuto proiezioni pubbliche in Italia prima della possibile proiezione a Pordenone Docs Fest: al festival va garantita, pena esclusione, l’anteprima nazionale.
  • NON abbiano avuto passaggi televisivi nel territorio italiano.
  • NON siano già disponibili online su piattaforme gratuite o a pagamento, nel territorio italiano.
  • Abbiano una durata superiore ai 60’

Si chiede cortesemente ai distributori di non inserire tutto il catalogo dei film a loro disposizione, ma di scegliere titoli che possano essere affini allo spirito del festival (vedasi “Premessa” più in alto)

Termine iscrizioni per le produzioni degli anni 2024 e 2025: ore 23.59 del 14 gennaio 2025

Si invita a compilare la scheda in tutti i suoi campi, anche in quelli non obbligatori. 

CLICCA QUI PER PROCEDERE CON L’ISCRIZIONE

Call for students 2025

Il cinema documentario è una delle forme migliori per conoscere e interpretare la modernità.

“L’apprendimento non è il prodotto dell’insegnamento, ma il risultato dell’esperienza vissuta.” – John Dewey

Vuoi vivere un’esperienza unica che arricchirà il tuo percorso di studi e alimenterà la tua passione per il cinema documentario?

CALL FOR STUDENTS ACCREDITO + CINQUE NOTTI IN ALBERGO AL PREZZO SPECIALE DI € 79,00

Il Pordenone Docs Fest – Le Voci del Documentario (2-6 aprile 2025), uno dei principali festival d’Italia per il documentario (“Pordenone: la capitale italiana del documentario”, La Repubblica) offre a chi studia cinema un’opportunità imperdibile:

Candidati entro il 10 febbraio 2025 per approfittare della promo Early Bird e, al costo speciale di soli 79 euro, riceverai:

  • L’accredito per accedere a tutte le proiezioni*, le masterclass e le conferenze del festival;
  • Farai parte della Giuria Young, che assegna il proprio premio al miglior documentario in concorso;
  • 5 notti in hotel (camera multipla) presso il confortevole Hotel Santin;
  • Un attestato di partecipazione, valido per richiedere crediti formativi**.

Dall’11 febbraio al 10 marzo 2025, l’offerta sarà ancora disponibile al prezzo di € 129,00 (fino a esaurimento posti).

Regalati un’esperienza formativa straordinaria che ti porterà nel cuore del mondo del documentario. Scoprirai storie, incontrerai personalità internazionali e avrai l’opportunità di fare rete con altre persone giovani appassionate di cinema.

Come candidarti?
Compila il modulo e assicurati il tuo posto!

COMPILA IL MODULO

Non lasciarti sfuggire questa occasione unica. Regalati il Pordenone Docs Fest!


Note:

* L’accredito richiede la prenotazione dei posti per le proiezioni scelte. Il cineconcerto finale è escluso dall’accredito: potrai acquistare il tuo biglietto ridotto fino a esaurimento posti.

** Se la tua facoltà richiede documentazione specifica per i crediti formativi, contattaci in anticipo all’email guest@pordenonedocsfest.it per organizzare quanto necessario prima del tuo arrivo.

Aperte le iscrizioni per la 3a edizione di Nord/Est/Doc/Camp

I tre festival Pordenone Docs Fest – Le Voci Del Documentario, Bolzano Film Festival Bozen e Euganea Film Festival con il sostegno di IDM Film Commission Südtirol, Trentino Film Commission, Veneto Film Commission, Friuli Venezia Giulia Film Commission, e la collaborazione del Fondo Audiovisivo FVG, lanciano la 3a edizione di Nord/Est/Doc/Camp, il laboratorio di consulenza e tutoring destinato a quattro documentari medio e lungometraggi prodotti o co-prodotti nel Nord-Est, che dopo due edizioni si è affermato come appuntamento e opportunità unici per produttori e autori del Triveneto.

Le iscrizioni sono aperte da mercoledì 18 dicembre, la scadenza per l’invio dei progetti è il 7 febbraio 2025.

Bando completo e modulo di iscrizione sono sul sito www.nordestdoccamp.com.

Nord/Est/Doc/Camp propone un percorso di feedback, networking e formazione a tappe, attraverso i festival partner, per mettere a disposizione di registi e produttori in un contesto informale la competenza di esperti selezionati, in una serie di incontri e workshop mirati a esprimere il massimo potenziale dai film in lavorazione: dal montaggio alla post-produzione, dai festival alla distribuzione, con l’obiettivo di consolidare il profilo e la drammaturgia delle opere e ampliarne le prospettive di diffusione e distribuzione.

Il progetto si rivolge a film documentari e ibridi (non di finzione) in fase di montaggio, prodotti o co-prodotti da società con sede in Trentino-Alto Adige, Veneto e Friuli-Venezia Giulia, di durata finale prevista superiore ai 45 minuti.

Le prime due edizioni hanno visto la partecipazione di 8 progetti, tra cui nel 2023 Lisca bianca – Nata libera di Giuseppe Galante e Giorgia Sciabbica (produzione Ginko Film) e The Other Side of the Pipe di Marko Kumer (produzione Incipit Film), entrambi in anteprima allo scorso festival Visioni dal Mondo a Milano, e Vista mare di Julia Gutweniger e Florian Kofler (produzione Albolina Film), presentato alla Settimana della Critica di Locarno e in numerosi altri festival internazionali, vincitore del premio come Miglior Documentario Italiano al Festival dei Popoli, distribuito da Trent Film; tra i progetti della 2a edizione il primo a debuttare è stato Noi siamo gli errori che permettono la vostra intelligenza di Erika Rossi (produzione Ghirigori), presentato e vincitore del Premio del Pubblico al PerSo – Perugia Social Film Festival 2024.

Per informazioni su Nord/Est/Doc/Camp e sull’iscrizione all’edizione 2025: nordestdoccamp@gmail.com

Arrivederci, Berlinguer! vince il premio Bella Ciao

L’Associazione Bella Ciao di Saluzzo ha deciso di conferire il premio per l’edizione 2024 all’opera “Arrivederci Berlinguer” di Michele Mellara, Alessandro Rossi con la musica di Massimo Zamboni, nato da un’idea di Riccardo Costantini e Luca Ricciardi e prodotto dall’Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico e da Pordenone Doc Fest – Cinemazero.

L’opera consiste in un film su Enrico Berlinguer, con immagini tratte dalla vita politica e dal funerale, con commento musicale dal vivo.

Il cineconcerto andrà in scena venerdì 11 ottobre 2024 alle ore 21 al cinema teatro Magda Olivero di Saluzzo, evento che l’Associazione Bella Ciao organizza in collaborazione con il Ratatoj di Saluzzo. (Info e prevendite: www.cinemateatromagdaolivero.it).

“Arrivederci Berlinguer” è basato su immagini d’archivio tratte dal film collettivo “L’addio a Enrico Berlinguer”, girato dai più importanti registi italiani dell’epoca, e su altri materiali, tutti conservati dall’Archivio AAMOD. Il lavoro rende omaggio a un uomo amatissimo dalla sua gente, stimato dagli avversari, che si è dedicato alla politica fino all’estremo sacrificio, stando sempre dalla parte dei più deboli.

La figura di Enrico Berlinguer ancora oggi, nonostante siano trascorsi quarant’anni dalla prematura e tragica scomparsa, rimane un punto di riferimento di una certa idea d’intendere l’impegno e l’agire politico, e significativamente il film descrive il rapporto fra Berlinguer e la sua gente, le sue compagne e i suoi compagni.

L’associazione Bella Ciao ha deciso di premiare quest’opera, concepita in una forma artistica particolare come il cineconcerto, perché gli autori hanno saputo andare oltre la celebrazione, offrendo al pubblico, soprattutto a quello più giovane che non ha conosciuto Enrico Berlignuer, l’immagine di una politica diversa, attraverso la quale “ il mondo, anche questo terribile, intricato mondo di oggi può essere conosciuto, interpretato, trasformato, e messo al servizio dell’uomo, del suo benessere, della sua felicità.  La lotta per questo obiettivo è una prova che può riempire degnamente una vita” (Enrico Berlinguer).

Basaglia 100

2024 In occasione del centenario della nascita di Franco Basaglia, Cinemazero in collaborazione con Pordenone Docs Fest – Le Voci del documentario omaggia   lo psichiatra e neurologo italiano con Basaglia 100, una speciale rassegna cinematografica itinerante capace di testimoniare l’assoluta attualità del suo pensiero e della sua azione sociale.

Tre gli appuntamenti in programma (più un evento speciale) per riflettere sull’eredità di Franco Basaglia, attraverso proiezioni di opere – ora contemporanee, ora storiche – in grado di raccontare efficacemente la straordinaria opera di innovazione dell’approccio alla malattia psichica messa in atto da Basaglia, capitolo fondamentale della storia sociale del Novecento italiano (e non solo).

Sarà il documentario e tu slegalo di Maurizio Sciarra – che sarà presente in tutte le sale della regione – ad aprire la rassegna venerdì 11 alle 20.00 al Visionario di Udine e alle 20.45 a Cinemazero di Pordenone, lunedì 21 ottobre alle 18.30 al Teatrino Franco e Franca Basaglia di Trieste e martedì 22 ottobre al Kinemax di Gorizia alle 20.30. Nel film gli allievi diretti di Basaglia e le generazioni immediatamente successive raccontano le idee con cui lo psichiatra elaborò le rivoluzionarie teorie sulla salute mentale. Ponendo al centro della cura la persona e il suo disagio, riuscì a demolire le istituzioni manicomiali, eliminando pratiche come la contenzione fisica e l’elettroshock.

Secondo appuntamento mercoledì 16 ottobre alle 20.45 a Cinemazero e venerdì 18 alle 20.00 al Visionario con 50 anni di CLU,la prima cooperativa sociale del mondo, costituita da 28 persone: due sociologi, due psicologi, cinque infermieri, un assistente sanitario, due medici e sedici privati che avevano tutti lo stesso indirizzo di residenza: via San Cilino 16, Trieste. Sono internati in ospedale psichiatrico e quindi non avevano diritti civili e politici, tanto che inizialmente il Tribunale di Trieste rigettò l’istanza di costituzione.

“La storia della Cooperativa Lavoratori Uniti Franco Basaglia” spiega la regista Erika Rossi che sarà presente a entrambe le proiezioni – “ci riporta ancora una volta a riscoprire quel vento di libertà che si respirò a Trieste negli anni ’70, che la videro protagonista, teatro della più importante riforma pubblica attuata nel nostro Paese. Le persone che resero possibile quel cambiamento fortunatamente sono ancora qui e ce lo possono raccontare, e dimostrarci che cambiare il mondo è possibile.”

Ultimo appuntamento con il celebre documentario Nessuno o tutti: Matti da Slegare, girato nel 1976 e diretto da Silvano Agosti, Marco Bellocchio, Stefano Rulli e Sandro Petraglia in programmazione a Cinemazero mercoledì 23 ottobre, al Visionario venerdì 25 ottobre alle 20.00, e al Teatrino Franco e Franca Basaglia di Trieste lunedì 28 ottobre alle 18.00. Ospite della serata Franco Basaglia degli Archivi Basaglia.

Uno dei pochi esempi davvero convincenti di cinema militante italiano, capace di sviscerare il tema della “pazzia” con un’analisi reale che si giova degli apporti e delle lotte degli antipsichiatri e delle esperienze di recupero con gli operai emiliani. Il film, infatti, penetra tanto all’interno dell’ospedale psichiatrico di Colorno (Parma) quanto all’esterno dei suoi confini seguendo alcuni pazienti ormai dimessi e impegnati nel mondo del lavoro. Il mondo dentro l’istituzione e il mondo fuori di essa finalmente dialogano con reciproco stupore, mescolando i loro confini nelle vite palpitanti dei “matti”, quelli finalmente slegati.

Proiezione speciale al Teatrino Franco e Franca Basaglia di Trieste lunedì 14 ottobre con Il Viaggio di Marco Cavallo di Erika Rossi (ancora una volta presente in sala) e Giuseppe Tedeschi,  a completamento della “discesa in città” di Marco Cavallo per la Barcolana 2024, che avverrà sabato 12 ottobre. 

Nel 1973 nel primo reparto vuoto del manicomio di San Giovanni a Trieste, un gruppo di artisti costruisce Marco Cavallo: un grande cavallo di legno e cartapesta che contiene idealmente i desideri degli internati e che – quarant’anni dopo – si mette in viaggio attraverso gli ospedali psichiatrici giudiziari d’Italia. Tredici giorni, 4418 chilometri e sedici città per ricordare alla società che il folle che ha commesso un crimine è anche un uomo bisognoso di cure,

Basaglia 100 è un’iniziativa di Cinemazero e Pordenone Docs Fest – Le voci del documentario, in collaborazione con Visionario di Udine, La Cappella Underground, il Palazzo del Cinema di Gorizia e con Cooperativa Noncello, ARTSaM – Associazione Regionale Tutela Salute Mentale, La terra è blu  – forum salute mentale, Archivio Basaglia, #180benecomune e gode del sostegno della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia.

INFO PROIEZIONI

E tu slegalo

Udine, Visionario – venerdì 11 ottobre, ore 20.00 Interviene: il regista Maurizio Sciarra

Pordenone, Cinemazero – 11 ottobre, ore 20.45 Intervengono: il regista Maurizio Sciarra, Savina Capuzzello (presidente ARTSaM – Associazione Regionale Tutela Salute Mentale)

Trieste, Teatrino Franco e Franca Basaglia – lunedì 21 ottobre, ore 18.30 Interviene: il regista Maurizio Sciarra

Gorizia, Kinemax -martedì 22 ottobre, ore 20.30 Intervengono: il regista: Maurizio Sciarra, Franco Perazza (ex direttore DSM Gorizia)

50 anni di CLU

Pordenone, Cinemazero – mercoledì 16 ottobre, ore 20.45 Intervengono: la regista Erika Rossi, Stefano Mantovani (presidente Coop Noncello)

Udine, Visionario – venerdì 18 ottobre, ore 20.00 Interviene: la regista Erika Rossi

Nessuno o tutti: Matti da slegare

Pordenone, Cinemazero – mercoledì 23 ottobre, ore 20.45 Intervengono: Franco Basaglia (Archivio Basaglia, Venezia), Piero Colussi (Cinemazero) Serata dedicata alla memoria di Lucio Schittar

Udine, Visionario – venerdì 25 ottobre, ore 20.00 Interviene: Franco Basaglia (Archivio Basaglia, Venezia)

Trieste, Teatrino Franco e Franca Basaglia lunedì 28 ottobre, ore 18.00 Intervengono: Franco Basaglia (Archivio Basaglia, Venezia)

Prevendite attive

www.cinemazero.it

www.kinemax.it

www.lacappellaunderground.org

www.visionario.info

Arrivederci, Berlinguer! nelle migliori sale italiane!

Un appuntamento speciale in occasione del quarantesimo anniversario della morte di Enrico Berlinguer, avvenuta esattamente 40 anni fa, l’11 giugno 1984. Arriva nelle sale italiane, al momento più di 50 (ovviamente anche a Cinemazero) per soli tre giorni, proprio in concomitanza con l’anniversario – dal 10 al 12 giugno –, il documentario Arrivederci, Berlinguer! per la regia di Michele Mellara e Alessandro Rossi e con le musiche composte ed eseguita da Massimo Zamboni.

Il film, presentato in anteprima alla XVI edizione di Pordenone Docs Fest, è prodotto da Pordenone Docs Fest, Cinemazero, l’Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico e distribuito da Wanted Cinema.

Arrivederci Berlinguer! è un film concerto: le musiche di Massimo Zamboni commentano i materiali d’epoca provenienti dal documentario L’addio a Enrico Berlinguer, che fu realizzato durante i funerali del segretario del PCI da alcuni dei più importanti registi italiani. Tra i molti, Bernardo e Giuseppe Bertolucci, Roberto Benigni, Carlo Lizzani, Giuliano Montaldo, Ettore Scola e Gillo Pontecorvo si misero dietro alla macchina da presa per omaggiare questo straordinario leader, venuto improvvisamente a mancare l’11 giugno 1984. Queste scene della cerimonia sono assemblate assieme ad alcune riprese di Enrico Berlinguer durante la sua attività politica, in un montaggio che vuole restituire all’oggi tutta l’umanità, la forza e la dignità di un personaggio centrale nella politica italiana degli anni Settanta e Ottanta.

“Abbiamo cercato di ridurre il senso celebrativo/liturgico dei filmati originali legato a quei tempi e di privilegiare il rapporto umano, caldo e vivo, che Berlinguer riuscì ad avere con le masse popolari” – commentano i registi – “Nel nostro nuovo assemblaggio abbiamo inserito il Berlinguer vivente ad intervallare i tempi espansi della lunga cerimonia. Questo attraverso un’attenta selezione di una serie di rari filmati nei quali si mostra l’affetto e la partecipazione della gente verso il suo leader, in un rapporto simbiotico di incontro che ne cementa nel tempo la relazione”.

Il cinceoncerto ha avuto la sua prima a Pordeone Docs Fest nel 2023, e ora arriva in sala come film. Massimo Zamboni ricorda di “aver visto adulti seguire in lacrime il concerto di Pordenone e le repliche a Roma e Bolgona: ho ascoltato il silenzio denso di emozione al termine di quelle esibizioni, ho avvertito in sala un affratellamento dimenticato. Ora, la possibilità per tutti di rivedere su schermo con lo sguardo dell’oggi quel milione e mezzo di persone giunte da ogni angolo d’Italia ad accompagnare il feretro è un atto di coscienza civile e collettiva”.

Il montaggio è pensato in chiave emozionale, per coinvolgere il pubblico poggiandosi sulle composizioni musicali: la reiterazione del gesto, le folle, la commozione delle donne, dei politici, delle masse operaie, degli ultimi e dei capi di stato, i pugni alzati: tutto questo diventa sinfonia visiva e musicale allo stesso tempo. 



I vincitori della XVII edizione

C’era il mondo, quest’anno più di sempre, al Pordenone Docs Fest, il festival del documentario di Cinemazero. La XVII edizione ha confermato una partecipazione straordinaria del pubblico, sempre numerosissimo e interessato nei tantissimi incontri con ospiti e registi. Oltre 3.000 i biglietti staccati e 6.000 le presenze totali, tra proiezioni, incontri, tavole rotonde, laboratori, convegni, masterclass. Ben 27 i Paesi rappresentati, dai cinque continenti, 24 i film in anteprima nazionale e più di trecento gli ospiti, tra registi, produttori, studiosi, esperti, addetti ai lavori del mondo Industry.

Per cinque densissimi giorni, la cittadina friulana è stata ancora una volta “capitale del documentario”. Tra il pubblico, sessanta studenti di cinema da tutta Italia e i tanti giovani delle scuole del territorio sono la prova di quanto il festival sappia guardare e parlare al futuro. Spettatori e ospiti hanno affollato non solo il cinema e la mediateca, ma anche le strade del centro, i locali e gli hotel. Ogni giorno, anche lo spazio VR di Piazzetta Cavour ha visto file di curiosi per provare l’esperienza di vedere un documentario in realtà virtuale tra i tanti selezionati per raccontare storie da ogni angolo del globo.

«Dietro a ogni film c’è un essere umano», dice Riccardo Costantini, curatore del festival. «Rimettere al centro i diritti umani significa pensare alle persone, ai loro bisogni più semplici, quali amare, essere felici, poter condurre una vita in sicurezza, sognare… Il nostro è un evento culturale con una forte impronta sociale, con la ferma volontà di rendere visibili storie e film che diversamente rimarrebbero fuori dai circuiti cinematografici e mediatici classici e con l’ambizione di contribuire con questo lavoro a cambiare almeno un po’ le cose».

La serata di chiusura, inoltre, ha visto l’intervento da Bruxelles della Vicepresidente del Parlamento Europeo Pina Picierno, che ha lodato l’attività del festival.

Il Gran Jury Award è andato a Mediha di Hassan Oswald, che dopo aver emozionato il pubblico durante la serata di apertura quando è stato consegnato il premio Courage of Images alla giovane protagonista, conquista anche un premio squisitamente cinematografico.

Per i giurati «Mediha racconta una realtà che va oltre ogni finzione. Racconta l’atrocità dell’Isis attraverso un video diario che ha dato alla protagonista la forza di affrontare un trauma devastante e la forza di reagire. In Mediha il cinema è stato terapia ed è diventato autoguarigione». Hanno consegnato il premio il Maestro Marco Bellocchio, presidente di Giuria, assieme a Firouzeh Khosrovani e a Dario Zonta. Doppio premio anche per The Giants di Laurence Billiet e Rachael Antony, con protagonista Bob Brown (che ha raggiunto Pordenone dall’Australia), politico e attivista australiano intervenuto in sala per raccontare le lotte e i risultati di una vita dedicata alla protezione dell’ambiente, dei fiumi e delle foreste, che ottiene il Green Documentary Award, per il miglior film a tematica ecologica e anche lo Young Audience Award. La motivazione dei giovani del Cinemazero Young Club e degli studenti accorsi da tutta Italia è un’ottima presentazione per la lunga vita che il festival augura a questo film: «Il documentario evidenzia il valore della gentilezza, della non violenza e della tolleranza attraverso le battaglie di Bob Brown che, con il suo impegno, ci insegna cosa vuol dire salvaguardare il nostro pianeta trasmettendo la sua sincera speranza alle nuove generazioni. Ci emoziona la sua visione del mondo: una “casa per i gentili di cuore” che racchiude un pensiero di rispetto e inclusività in cui ci rispecchiamo». Grazie al film, moltissime persone, fuori dall’Australia, potranno conoscere la sua storia e il suo esempio, che va oltre ogni confine e il festival, così come si impegna a far conoscere al più ampio pubblico possibile i titoli che ospita, si è impegnato anche per diffondere un messaggio così importante anche al di là di Pordenone, organizzando alcuni incontri anche a Trieste e a Cortina per valorizzare la sua presenza in Italia. Il pubblico invece ha votato per lo sconvolgente Beyond Utopia, che quindi conquista l’Audience Award.

Anche l’apprezzata selezione VR a il suo vincitore e il Premio Virtual Reality è andato a GAWI di Myriam Hernandez, Isabel Monarca e Lorenzo Pajarito, ospiti eccezionali dal Messico a Pordenone per il festival: è stato questo il titolo più apprezzato dai moltissimi che hanno visitato lo spazio VR. Il documentario è un’immersione nello speciale rapporto del popolo Raramuri del nord del Messico con la terra, i boschi e i fiumi, un legame che portano avanti da millenni. Una richiesta d’aiuto perché la natura non venga distrutta in nome del profitto per pochi.

Il Premio della Critica (composta da Michela Manente, Roberto Baldassarre e Frèdèric Pascali), in collaborazione con l’Associazione Festival italiani di Cinema e il Sindacato nazionale Critici cinematografici italiani, è andato invece a Kabul Beauty di Margaux Benn e Soléne Chalvon Fioriti «perché permette di ritrovare una realtà scomparsa dalle nostre cronache quotidiane, quella afgana, nella quale la condizione femminile continua a essere relegata in una situazione tale per cui solo il coraggio, la volontà e la solidarietà riescono a ritagliare per le donne spazi di libertà ed emancipazione». I giurati hanno anche voluto dare una Menzione speciale a Copa 71 di Rachel Ramsay e James Erskine «per il valore documentale di un avvenimento calcistico unico per la sua epoca, mai riconosciuto dalla Federazione Internazionale, emblema di un radicale cambiamento del costume e della solidarietà».

Il pubblico, oltre a seguire le proiezioni, anche per l’ultimo giorno ha chiuso l’edizione rispondendo in massa alla master class di Marco Bellocchio e Denis Brotto e con il sold out della produzione originale del festival (insieme a LUCE – Cinecittà), Acqua, porta via tutto: il cine-concerto con immagini dell’Istituto Luce con la regia di Roland Sejko, le musiche originali di Teho Teardo e i versi inediti di Gianmario Villalta. Tra le produzioni è stato anche dato l’annuncio della pubblicazione sulle maggiori piattaforme di ascolto del podcast Proibito!  Cronache di Processo per stupro di Irene Tommasi.

Iscriviti alla Newsletter


Sei unə studentə?