MY NAME IS CHARITY

Il viaggio di una giovane donna dallo sfruttamento verso una nuova vita e la ricerca del proprio posto nel mondo.  

Sei anni fa, Charity di 28 anni ha lasciato la Nigeria per la Francia, prendendo la strada attraverso la Libia e il Mediterraneo. Dopo dieci mesi di prostituzione forzata per saldare un debito di 35mila euro contratto con i trafficanti che l’avevano portata qui, ha varcato la porta di un commissariato di Nantes per denunciare coraggiosamente i membri della rete. 
Il desiderio di giustizia di Charity, radicato nella tragedia impunita della morte di sua madre, trova nel suo avvocato, un formidabile alleato. Al termine di un processo giudiziario durato diversi anni, arriva finalmente il processo che oppone Charity a chi l’ha sfruttata. I pochi mesi tra la chiusura delle indagini e il processo sono le ultime tappe di una storia di resilienza. Quando ha lasciato la Nigeria, Charity ha dovuto fare la dolorosa scelta di affidare i suoi due figli, Queen e Josaphat a sua zia. Il viaggio verso la nuova vita che aveva sognato non inizierà finché i suoi figli non saranno finalmente al suo fianco, dopo innumerevoli ostacoli e ore di attesa. 

Intervengono: 

Floriane Devigne – Ha studiato all’INSAS (Institut Nationale Superieur des Arts du Spectacle) a Bruxelles e alla scuola di cinema Fémis di Parigi. I suoi film sono stati presentati in festival come DOK Leipzig, RIDM, Visions du Réel e Busan IFF. Ha diretto Dayana Mini Market e No Box for Me, an intersex story che sono stati selezionati per più di 40 festival, ricevendo numerosi premi. 

Chiara Valerio – Responsabile Area Tratta e Grave Sfruttamento di Nuovi Vicini di Pordenone. 

Anita Garibalde e Barbara Vidacovic – Referenti per il Progetto anti tratta di Trieste – attuato dal Comitato per i Diritti Civili delle Prostitute ApS nell’ambito del progetto regionale “il FVG in rete contro la tratta”. 

In collaborazione con Nuovi Vicini Onlus, Progetto anti tratta di Trieste, Voce donna