ODUROH – Pordenone Docs Fest

ODUROH

1964, Italia, 38'

Gilbert Bovay

NON SIAMO STATI "ITALIANI BRAVA GENTE"
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Storico e critico del cinema

Federico Rossin


trailer

Retrospettiva: Non siamo stati “Italiani brava gente”

Il corto fa parte di una serie di film commissionati dall’Eni per testimoniare gli sforzi per dialogare con un’umanità “diversa”.

Un giovane nero del Ghana, Oduroh, grazie a una borsa di studio ha la possibilità di frequentare le scuole dell’Eni a Metanopoli, la città sostenibile voluta da Enrico Mattei, polo di eccellenza e innovazione a San Donato Milanese, alle porte di Milano. Terminati i corsi, Oduroh lascia l’Italia e torna al suo Paese, dove mette in pratica le conoscenze acquisite. Su questo filo conduttore, il film mostra il mutamento economico-sociale di un Paese africano grazie anche alla presenza degli europei, che vengono rappresentati non più nella posizione dominante dei colonizzatori ma nel ruolo di collaboratori. Il francese Gilbert Bovay fu tra i cineasti che, su commissione dell’Eni, girò negli anni Sessanta una serie di documentari nelle terre d’Africa e del Vicino Oriente, nel clima della cosiddetta “decolonizzazione”.

a seguire

IL CONTINENTE NERO ATTENDE ANCORA

Il neocolonialismo in Africa, dalla fine dell’Ottocento agli anni Settanta del secolo scorso, visto attraverso immagini di archivio.

Il film ripercorre sinteticamente le tappe del colonialismo europeo in Africa, dalla conferenza di Berlino del 1884, in cui le grandi potenze decisero la spartizione del continente nero, fino al raggiungimento dell’indipendenza nazionale della maggioranza dei paesi africani, nel secondo dopoguerra, dopo la vittoriosa rivoluzione cinese e l’indipendenza dell’India. Il film affronta quindi la nuova forma di penetrazione e di dominio che alcuni Paesi europei hanno continuato, sia pure in forme apparentemente diverse, a praticare in Africa, per controllarne e sfruttarne le grandi ricchezze e le materie prime. Allo stesso tempo mette in rilievo la permanenza del vecchio colonialismo portoghese in Angola, Guinea e Mozambico, e dei regimi razzisti in Africa del Sud e Rhodesia.

Rinaldo De Nicola, classe 1942, alla fine degli anni Sessanta fonda a Napoli, con altri giovani registi, la Cooperativa Cinema Indipendente. Lavora nel cinema e nella televisione.

interviene

Federico Rossin – Storico e critico del cinema, curatore indipendente: si occupa prin- cipalmente di cinema documentario, sperimentale e d’animazione. Ha scritto saggi pubblicati in numerosi volumi collettivi e diretto tre libri monografici. Ha curato nu- merose retrospettive per cineteche, festival e fondazioni in Europa (Filmmuseum a Vienna, Cinémathèque Française a Parigi, ecc; Cinéma du réel a Parigi, DocLisboa di Lisbona, ecc; Fondazione Feltrinelli a Milano). Vive, lavora e insegna in Francia.

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