Per un “Nuovo Cinema Palestina” – parte 2
3 Aprile, 18:15, Sala Pasolini - CinemazeroChildren Without Childhood
Khadijeh Habashneh. 1980, 21’
I diritti dei bambini e delle bambine dovrebbero sempre essere prioritari, ma ci sono luoghi e contesti dove – al contrario – contano meno di nulla.
Children without Childhood ruota attorno alle vite dell3 bambin3 rimasti3 orfan3 durante il massacro di Tel al-Zaatar, nel nord-est di Beirut, nell’estate del 1976. Il film sottolinea la contraddizione tra i diritti inalienabili della Dichiarazione internazionale dei diritti dell’infanzia e la realtà delle condizioni di vita dell3 bambin3 palestinesi.
Khadijeh Habashneh è una regista, figura centrale del Palestine Cinema Institute e rimane custode dei suoi archivi, consolidando un impegno di tutta una vita per la documentazione e la conservazione della lotta palestinese. Psicologa clinica e organizzatrice dell’Unione Generale delle Donne Palestinesi, Habashneh ha dedicato particolare attenzione alle condizioni delle donne sotto l’occupazione e alla realtà dell3 bambin3.
a seguire
Why?
Monica Maurer. 1982, 28’
Beirut 1982: nell’assedio brutale, è strenua la lotta per la sopravvivenza ai violentissimi attacchi.
Film-testimonianza sulla guerra d’occupazione scatenata nell’estate del 1982 da Israele contro la popolazione palestinese e libanese a Beirut, conflitto che aveva l’obiettivo di annientare la presenza dell’OLP in Libano. Racconta la sistematica distruzione della vita umana, delle istituzioni umanitarie e civili (ospedali, scuole, centrale elettrica e perfino cimiteri) per affamare la popolazione, l’uso di armi messe al bando dalla Convenzione di Ginevra, come le bombe a frammentazione e al fosforo, che provocarono migliaia di vittime – soprattutto donne e bambin3. Il film documenta anche la resistenza civile contro l’assedio.
Monica Maurer (1942, Monaco di Baviera) regista attivista che si è trasferitaa Beirut nel 1977 per lavorare con il Palestine Cinema Institute dell’OLPe, nel corso di cinque anni, ha realizzato sei documentari in 16 mm sulla e con la Resistenza palestinese.
a seguire
Ma’loul Celebrates its Destruction
Michel Khleifi. 1984, 32’
Tornare alla propria casa, anche se distrutta, per poter affermare radici, memoria ed esistenza.
Come innumerevoli villaggi palestinesi dal 1948, Ma’loul è stato cancellato dalla mappa. Ogni anno, nel “giorno dell’indipendenza” di Israele (l’unico giorno in cui non sono necessari permessi per muoversi liberamente in quell’area) gli abitanti indigeni palestinesi espulsi di Ma’loul tornano al loro villaggio, per mostrare ai loro figli da dove provengono.
Michel Khleifi, palestinese di Nazareth, emigrato da giovane in Belgio, è uno dei principali esponenti di un cinema della diaspora palestinese. Con la sua filmografia ha cercato di costruire un’identità nazionale di un Paese ideale, sia geografica sia sociale, focalizzandosi anche sulla condizione femminile.