Franco Basaglia ha 100 anni -Il cinema fatto dai “matti”
10 Aprile, 17:45, Sala Pasolini - CinemazeroAndrea Piccardo Federico Rossin
PROGRAMMA #1 – Film realizzati dai degenti dell’Ospedale Psichiatrico di Trieste
«Nel 1973 abbiamo preso carta e penna, e come “Laboratorio di realizzazioni e ricerche audiovisive” […] abbiamo lanciato l’amo a Franco Basaglia. […] Ci bastava confrontarci con quella realtà in divenire, un manicomio in apertura, e capire come inserire la nostra proposta, poi sviluppata in tre mesi di lavoro ricorrendo al “videotape”. […] Collegavamo la telecamera direttamente al televisore e riprendevamo le persone e le nostre “performance” casuali nel tentativo di produrre un potenziale corto circuito visivo: vedersi dal vivo in televisione provoca sempre in tutti, anche nei degenti stagionati, una reazione di gioiosa incredulità che si può trasformare gradualmente in percezione di un possibile partecipare a qualcosa di nuovo. E a chi reagiva positivamente, manifestando nel suo possibile linguaggio un minimo di compartecipazione, proponevamo di trovarci tutti al laboratorio P dove chiunque avrebbe potuto fare un film. […] Nove degenti hanno fatto ciascuno il proprio film»
Andrea Piccardo
La mia città, di Marcello, Italia. 1973. 6′
Ricordi di luoghi e vissuti dell’infanzia e dell’adolescenza dell’autore.
Una giornata in montagna, di Olindo Guina. Italia, 1973. 9′
Sulla passione dell’autore per la montagna.
Il malato di mente e la società, di Egidio. Italia, 1973. 10′
Realizzato con disegni dell’autore, presenta un’analisi della situazione del ricoverato e una richiesta di cambiamento.
Un giovane considerato pazzo ingiustamente, di Fulvio Castioni. Italia, 1973. 20′
La ricostruzione del suo ricovero, del rapporto con la famiglia e con l’Ospedale Psichiatrico.
Lo sparatore Italia, di Ennio Fragiacomo. 1973. 8′
Versione western di una vicenda di individui ai margini.