“Bella Ciao!” Programma 5 – ricordare è resistere
6 Aprile, 17:00, Sala Pasolini - CinemazeroUn diario per Timothy
Humphrey Jennings. Regno Unito, 1945. 39’
Un bambino nasce quando la guerra sta per finire: quale Europa e quale mondo vedrà? Quale futuro gli hanno preparato i suoi contemporanei?
A Diary For Timothy è un ritratto toccante ma risolutamente non sentimentale del fronte interno, stanco della battaglia nel 1944-45. Getta uno sguardo sensibile sulle vite delle persone comuni, celebrandone al contempo la dignità e la determinazione. Timothy, nato nel quinto anniversario dell’inizio della Seconda Guerra Mondiale, rappresenta il futuro, dando speranza a coloro che sono stati recentemente in guerra. Tutti “combattono” per Timothy, cioè per il suo futuro.
Humphrey Jennings (1907-1950) è stato un documentarista, montatore, poeta, fotografo, critico letterario, scenografo e pittore britannico. Regista della famosa unità cinematografica della GPO, i suoi film hanno cambiato il volto del documentario inglese moderno.
a seguire
Una strana vittoria
Leo Hurwitz. Stati Uniti d’America, 1948. 64’
Un film che pone una domanda di assoluta attualità: la sconfitta del nazismo ha davvero spazzato via l’ideologia razzista negli Stati Uniti e in Europa?
Strange Victory è il primo grande film documentario antirazzista americano. Nel mezzo delle grandi speranze del boom economico del dopoguerra, Leo Hurwitz, da buon provocatore politico, mette in evidenza le contraddizioni tra gli ideali della vittoria alleata contro il nazismo e gli aspetti persistenti del fascismo nella società americana. Hurwitz pone una domanda ancora oggi di assoluta e terribile attualità: “Perché le ide dei perdenti sono ancora vive nella terra dei vincitori?”.
Leo Hurwitz (1909-1991) è stato un importante regista e attivista americano. Nel corso di una carriera di quasi settant’anni, ha realizzato più di 40 film e ha svolto un ruolo importante sia nel cinema che nella televisione americani. Negli anni Cinquanta è stato vittima del maccartismo.