THE LOST SOULS OF SYRIA – Pordenone Docs Fest

THE LOST SOULS OF SYRIA

2022, Francia, Germania, 99'

Stéphane Malterre, Garance Le Caisne

ANTEPRIMA NAZIONALE
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Garance Le Caisne

regista


trailer

Più 27.000 foto di detenuti civili torturati a morte rese pubbliche per denunciare i segreti del regime siriano. “Cesar”, nome in codice del fotografo e disertore, nel suo impegno per la verità. 

Dal 2011, molte decine di migliaia di siriani sono state uccise o sono scomparse. Un fotografo della polizia militare con nome in codice “Caesar” ha fatto uscire clandestinamente dal paese ben 27.000 foto di prigionieri che erano stati torturati e assassinati.

I due registi raccontano le sorprendenti possibilità della giustizia internazionale di fronte ai crimini dello Stato siriano. Quando tutto sembra destinato all’oblio, le famiglie delle vittime, insieme agli attivisti e allo stesso Caesar, decidono di continuare a lottare, cercando verità e giustizia nei tribunali nazionali in Europa. Più di cinque anni di indagini e battaglie porteranno al primo processo contro gli alti ufficiali della macchina della morte siriana  

Intervengono

Garance Le Caisne autrice e giornalista indipendente francese, specializzata sul Medio Oriente e sulle questioni della memoria. Ha vissuto in Egitto per otto anni, realizzando numerosi reportage nell’area, prima di interessarsi di banlieue e islam in Francia. Nel 2010-2011 torna a immergersi nel mondo arabo per seguire le rivoluzioni e da allora si occupa in particolare della Siria, cercando di comprendere come le persone riescono a sopravvivere all’orrore del regime, a riprendere in mano la propria vita e la propria storia. Ha scritto La macchina della morte. Siria: oltre il terrorismo islamico, Rizzoli 2016. 

 

Giulia Torrini Fa parte del Consiglio nazionale di Un Ponte Per, associazione per la solidarietà internazionale, che da trent’anni opera in Medio Oriente, Nord Africa e nei Balcani, con programmi di cooperazione, per promuovere pace e diritti umani.  

A seguire

consegna
Premio Images of Courage 2023

“Caesar” è un nome in codice che protegge l’identità di un ex fotografo della Polizia Militare di Damasco, per anni incaricato di riprendere varie scene del crimine. Un lavoro di routine fino ai primi mesi del 2011, quando arriva in Siria il vento rivoluzionario della primavera araba: il suo compito diventa allora documentare la fine che il regime riserva ai suoi oppositori. Per due lunghi anni Caesar fotografa per conto dei Servizi di sicurezza le migliaia di corpi torturati e senza vita usciti dalle carceri di Damasco. Rischiando di essere scoperto e di fare la stessa fine dei soggetti delle sue foto, Caesar copia tutte le immagini su una chiavetta USB, condividendo il suo segreto con pochissimi amici fidati insieme ai quali prepara la fuga. Nell’estate del 2013 Caesar lascia la Siria portando con sé migliaia di tragiche immagini: rese pubbliche, hanno consentito alle famiglie degli scomparsi, di cui non avevano più alcuna notizia, almeno di sapere che non erano più in vita.

Grazie al coraggio di Caesar, i giornalisti di tutto il mondo hanno potuto informare l’opinione pubblica sulle atrocità commesse dal regime siriano.

 In collaborazione con Amnesty International, Un ponte per, Ordine dei giornalisti FVG e CRAF FVG

Con il patrocinio e il sostegno di Ordine Nazionale dei giornalisti, Associazione Il Capitello

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